LA “BATAILLE DE REINES"
La “bataille de reines” è senz’altro uno dei tasselli più importanti del mosaico della cultura valdostana.

Le ragioni storiche
Fin verso la metà del XX secolo l’economia valdostana si basava essenzialmente sull’agricoltura e sull’allevamento del bestiame, in particolare di quello bovino, per uso esclusivamente familiare.
In Valle d’Aosta i bovini d’allevamento appartengono essenzialmente a tre razze: la pezzata rossa e la pezzata nera con mantelli a chiazze e la castana con manto più uniforme di colore marrone. La pezzata rossa è più adatta alla produzione di latte, ma avversa a lunghi spostamenti per cui viene transumata solitamente in baite di mezza costa. Le altre due più muscolose e, quindi, più idonee alla produzione di carne, venivano allevate anche per incrementare la produzione di latte da trasformare in fontina nel periodo estivo. Infatti, grazie alla loro possenza si adattavano facilmente alla vita d’alpeggio potendo percorrere lunghe distanze fino quasi alla sommità dei monti per brucare i rari ciuffi d’erba.
In natura è tipico il comportamento dei maschi del branco che lottano per la supremazia e per mantenere la propria stirpe nel tempo accoppiandosi con le femmine. ’allevamento domestico cambiò le regole ataviche in quanto le mandrie erano costituite quasi esclusivamente da femmine e l’eventuale maschio - il toro - era sempre un esemplare molto giovane. Ciò comportò che nel tempo la mandria tendesse a ricomporre la gerarchia accettando come capobranco la mucca più simile al maschio per imponenza, forza fisica e autorità.
In primavera il giorno dell’”inarpa” (salita ai pascoli di montagna) le bovine, dopo aver trascorso l'inverno in stalle diverse, vengono riunite in un'unica mandria di oltre un centinaio di esemplari per la transumanza negli alpeggi di montagna. La coesistenza di un così gran numero di capi per il lungo periodo estivo porta a furibonde battaglie a suon di cornate per determinare la gerarchia con all’apice la “reina” (regina). Per prepararsi allo scontro le bovine si scrutano attentamente, muggiscono minacciosamente e scavano buche con le zampe e con le corna al fine di intimorire l’avversaria. 
La “bataille de reines” ai giorni nostri
Questi veri e propri conflitti naturali portarono alla nascita dell’”Association régionale des amis des batailles de reines” che ha il compito di organizzare e regolamentare le gare per il divertimento del pubblico. Le eliminatorie hanno luogo in venti comuni diversi, otto primaverili da Marzo a Maggio, sei estivi in Luglio e Agosto e sei autunnali in Settembre e Ottobre per concludersi con la finale regionale in località Croix-Noire a Saint-Cristophe. A Fénis l’evento si tiene in Loc. Tzanti de Bouva il giorno di Pasquetta negli anni pari, alternativamente con quello nel comune di Quart.
In ogni concorso le bovine vengono divise in tre categorie come segue. *
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PRIMAVERA
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ESTATE / AUTUNNO
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FINALE REGIONALE
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1’ categoria
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> 560 Kg
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> 580 Kg
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> 600 Kg **
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2’ categoria
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510 - 560 Kg
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530 - 580 Kg
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550 - 600 Kg
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3’ categoria
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< 510 Kg
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< 530 Kg
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< 550 Kg
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* I pesi potrebbero subire variazioni.
** Ci sono esemplari che superano addirittura gli 800 Kg.
Quindi vengono numerate sui fianchi, poi sorteggiate le coppie per ogni categoria e si procede con gli incontri con il metodo dell’eliminazione diretta fino allo scontro finale.
Nei concorsi estivi, autunnali e per la finale è richiesto che tutte le concorrenti siano gravide, mentre per l’eliminatoria primaverile è sufficiente che abbiano partorito non oltre il mese di Novembre dell’anno precedente.
Le bovine possono essere iscritte a tutti i concorsi; in questo modo si evita che prestigiose bovine non possano partecipare allo scontro finale perché eliminate a seguito di un incontro con una avversaria di uguale caratura. Alla finale sono ammesse di diritto le tre regine dell’anno precedente per difendere il proprio titolo e, a seconda dello statuto, le prime sei o dodici vincitrici delle singole eliminatorie.
L’arena viene delimitata con transenne all’interno della quale vengono posti mucchi di terra per rendere l’ambiente più simile a quello naturale così che gli animali possano compiere i preliminari di preparazione psicologica prima dell’incontro. A volte gli incontri sono lunghi ed estenuanti per le bovine che si equivalgono , mentre sono brevissimi se una concorrente avverte la netta superiorità dell’avversaria. Può anche accadere che una mucca si rifiuti di combattere abbandonando la postazione con delusione del proprietario e del pubblico. In ogni eliminatoria le prime quattro classificate vengono premiate con dei campanacci di grandezza progressiva in base al loro piazzamento. Sul collare di ognuno di questi viene riportata l’anno e luogo dell’incontro e, solo alla “reina”, viene fissato alla borchia il tipico “bosquet”, un ramo di abete addobbato con nastri e fiori rossi.
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