I LAVORI DI UN TEMPO
Fénis, come la maggior parte dei paesi valdostani, ebbe una popolazione in prevalenza contadina fino alla metà del secolo scorso. I contadini non facevano un lavoro specializzato, bensì dovevano svolgere diverse attività durante l’anno, secondo il naturale ciclo delle stagioni.
La totalità della popolazione possedeva animali: ovini, caprini, galline per disporre di uova durante tutto l’anno e di carne fresca nel periodo estivo. A volte i bovini venivano presi in uso dai gestori degli alpeggi solamente per il periodo invernale.
Nel paese vi erano diverse latterie turnarie dove i soci portavano il latte in esubero per trasformarlo in Fontina, Toma valdostana e burro. Erano così chiamate in quanto, a turno, ogni membro ritirava i prodotti sulla base delle quantità di latte conferite.

Nel periodo estivo i contadini si dedicavano alla raccolta del foraggio per sfamare gli animali in inverno. L’erba veniva tagliata grazie a una falce che, per essere efficace, doveva essere battuta ogni giorno e molata spesso con una pietra abrasiva. Il fieno, raccolto in fasci (balon), veniva trasportato sul dorso fino ai fienili, solitamente vicino alla stalla. Un altro lavoro molto impegnativo era la mietitura dei cereali, la successiva trebbiatura e lo stivaggio della paglia utilile a per realizzare i giacigli per le persone, per i vitellini appena nati, ecc.
In autunno tutti erano impegnati nella vendemmia e nella raccolta dei frutti quali pere, mele, castagne, noci, ecc. Le patate, quasi sempre seminate a mezza costa, venivano dissotterrate con una zappa: una parte veniva conservata sul posto in appositi buchi (crot di tartifle) per la semina dell’anno successivo e la rimanenza veniva trasportata a valle per uso alimentare.
...continua: salsicce, sanguinacci e pane…
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